Accoglienza

La Comunità chiede che il diretto interessato avanzi personalmente richiesta di un primo colloquio di accesso per dare avvio al processo di analisi della motivazione.
In occasione di questo avviene una presentazione reciproca e la spiegazione delle finalità del programma comunitario.
Ciò non implica ancora un impegno per nessuna delle due parti: si invia la persona al Ser.D. di appartenenza per la presa in carico e la si invita a riflettere sulla proposta. Se anche il Ser.D. avvalla la proposta di un percorso comunitario, si iniziano una serie di colloqui volti ad approfondire la reciproca conoscenza e a valutare la motivazione e le aspettative.
Durante i colloqui viene consegnato il regolamento, perché sia oggetto di attenta riflessione e discussione con l’operatore. Il numero dei colloqui e la data di ingresso in struttura dipendono da diverse variabili: bisogni della persona, disponibilità di posti. In tal senso varia anche la lista d’attesa, che non si basa sull’ordine di arrivo, ma sulle esigenze della persona, compatibilmente con le disponibilità della Comunità.

Per l’inserimento si chiede che la persona non assuma più sostanze stupefacenti, ma si accetta che entri in comunità con una terapia sostitutiva.
Nell'ultima fase dello scalare, le ragazze vengono accompagnate con terapia farmacologica concordata con il Ser.D.

Documenti richiesti

• Carta di identità
• Tesserino sanitario europeo
• Libretto sanitario con esenzione ticket e revoca del medico
• Analisi mediche e tossicologiche
• Visita dermatologica
• Benestare amministrativo del Ser.D.

Si fornisce una lista di massima degli indumenti necessari in Comunità.
Ci si informa inoltre sulla situazione sanitaria e penale.

Tutta la procedura avviene in concertazione con i servizi di riferimento
(Ser.D. e, in presenza di figli minori, Servizi Sociali del Comune di residenza, Tribunale per i Minorenni, ecc.).
Al Ser.D. di provenienza viene richiesta una relazione ai fini di una valutazione diagnostica.